Dopo la scorsa recensione sul trioplan ho deciso di proseguire con le recensioni passando da un’ottica “strana” ad un ottica “perfetta”.
Già, se dovessi usare una parola sola per descrivere il 135 sarebbe “perfetta”, “chirurgica” come dice il mio amico Alessandro e devo dire che ha sostituito in toto il reparto teleobiettivi nella mia borsa.
Lo suggerisco spesso in giro al posto dei più famosi bianchini canon (i vari 70-200) per resa, velocità di messa a fuoco e discrezione.
Infatti l’ottica risulta piuttosto compatta, maneggevole e senza fronzoli e non da nell’occhio come potrebbe fare un “cannone bianco” f/2.8 da un chilo e passa, e la sua presenza non disturba nemmeno in borsa.
Il livello costruttivo è alto, degno della serie “L”, l’anello di messa a fuoco e grande e preciso ed il movimento della ghiera risulta fluido e regolare e richiede una rotazione di 90° circa per passare dalla distanza minima alla massima di messa a fuoco. Durante questa operazione la lente frontale non ruota e non si estende.
Manca una guarnizione per prevenire l’infiltrazione di polvere e umidità tra ottica e corpo macchina.
Quest’ottica si trova a suo agio su qualsiasi corpo EOS, su un aps-c ha una lunghezza focale equivalente di 216mm che possono risultare un po’ troppo per la ritrattistica ma ideali per lo sport.
Tra le ottiche che ho provato ha uno degli autofocus più veloci e precisi in assoluto, secondo al 200 f/2.0 e 300 f/2.8 e dovrebbe sfigurare nemmeno in sport (non l’ho mai provato)
La distanza minima di messa a fuoco di 90cm non mi preoccupa ed regala grande libertà d’azione per passare da figura intera a ritratto stretto senza soffocare il soggetto.
Volendo è presente un limitatore di messa a fuoco tra “0.9m ed infinito” e “1.6 ed infinito” per affinare ulteriormente l’autofocus ma non l’ho mai modificato in quanto l’autofocus resta sempre preciso, efficace e silenzioso.
Non sento l’esigenza di un’eventuale stabilizzatore vista l’ottima luminosità del 135 e visto che, una volta padroneggiato, difficilmente sarete portati a chiudere il diaframma (diaframma che chiude fino a f/32!!!)
Qualitativamente è increidible, molto nitida già a tutta apertura, ottima resa dei colori e dello stacco dei piani, lo sfocato è meraviglioso forse troppo perfetto, avrei preferito un diaframma arrotondato ma anche così va benissimo.
A tutta apertura soffre di vignettatura (che si attenua a 2.8 e scompare a f/4), ma non lo vedo un difetto in quanto può esaltare il soggetto posto in centro (e volendo si toglie con un click), non ha problemi di abberazioni cromatiche e nemmeno di distorsione (come ci si aspetta da un’ottica di questo livello)
Oltre a foto sportive vorrei provarlo a teatro o in luoghi tipicamente “scomodi” da fotografare ma non dovrebbe avere grossi problemi.
Come mio solito l’ho usato per tutto, dai ritratti ambientati, figure intere, macro con i tubi di prolunga, paesaggi…… insomma, qualsiasi situazione in cui serve un medio tele e non mi ha mai deluso.
Quest’ottica non dovrebbe mai mancare nella borsa di un ritrattista, una volta montata su una FF difficilmente verrà staccata.
Un alternativa ad un prezzo più accessibile è il 100 f/2 che da molti è considerato un “135” corto, ma appunto la lunghezza focale si avvicina agli 85mm (altra focale classica da ritratto). non ha i problemi di purple firing del fratellino 85 1.8
Link vari:
Mio set di flickr
Gruppo flickr sul 135L
Già, se dovessi usare una parola sola per descrivere il 135 sarebbe “perfetta”, “chirurgica” come dice il mio amico Alessandro e devo dire che ha sostituito in toto il reparto teleobiettivi nella mia borsa.
Lo suggerisco spesso in giro al posto dei più famosi bianchini canon (i vari 70-200) per resa, velocità di messa a fuoco e discrezione.
Infatti l’ottica risulta piuttosto compatta, maneggevole e senza fronzoli e non da nell’occhio come potrebbe fare un “cannone bianco” f/2.8 da un chilo e passa, e la sua presenza non disturba nemmeno in borsa.
Il livello costruttivo è alto, degno della serie “L”, l’anello di messa a fuoco e grande e preciso ed il movimento della ghiera risulta fluido e regolare e richiede una rotazione di 90° circa per passare dalla distanza minima alla massima di messa a fuoco. Durante questa operazione la lente frontale non ruota e non si estende.
Manca una guarnizione per prevenire l’infiltrazione di polvere e umidità tra ottica e corpo macchina.
Quest’ottica si trova a suo agio su qualsiasi corpo EOS, su un aps-c ha una lunghezza focale equivalente di 216mm che possono risultare un po’ troppo per la ritrattistica ma ideali per lo sport.
Tra le ottiche che ho provato ha uno degli autofocus più veloci e precisi in assoluto, secondo al 200 f/2.0 e 300 f/2.8 e dovrebbe sfigurare nemmeno in sport (non l’ho mai provato)
La distanza minima di messa a fuoco di 90cm non mi preoccupa ed regala grande libertà d’azione per passare da figura intera a ritratto stretto senza soffocare il soggetto.
Volendo è presente un limitatore di messa a fuoco tra “0.9m ed infinito” e “1.6 ed infinito” per affinare ulteriormente l’autofocus ma non l’ho mai modificato in quanto l’autofocus resta sempre preciso, efficace e silenzioso.
Non sento l’esigenza di un’eventuale stabilizzatore vista l’ottima luminosità del 135 e visto che, una volta padroneggiato, difficilmente sarete portati a chiudere il diaframma (diaframma che chiude fino a f/32!!!)
Qualitativamente è increidible, molto nitida già a tutta apertura, ottima resa dei colori e dello stacco dei piani, lo sfocato è meraviglioso forse troppo perfetto, avrei preferito un diaframma arrotondato ma anche così va benissimo.
A tutta apertura soffre di vignettatura (che si attenua a 2.8 e scompare a f/4), ma non lo vedo un difetto in quanto può esaltare il soggetto posto in centro (e volendo si toglie con un click), non ha problemi di abberazioni cromatiche e nemmeno di distorsione (come ci si aspetta da un’ottica di questo livello)
Oltre a foto sportive vorrei provarlo a teatro o in luoghi tipicamente “scomodi” da fotografare ma non dovrebbe avere grossi problemi.
Come mio solito l’ho usato per tutto, dai ritratti ambientati, figure intere, macro con i tubi di prolunga, paesaggi…… insomma, qualsiasi situazione in cui serve un medio tele e non mi ha mai deluso.
Quest’ottica non dovrebbe mai mancare nella borsa di un ritrattista, una volta montata su una FF difficilmente verrà staccata.
Un alternativa ad un prezzo più accessibile è il 100 f/2 che da molti è considerato un “135” corto, ma appunto la lunghezza focale si avvicina agli 85mm (altra focale classica da ritratto). non ha i problemi di purple firing del fratellino 85 1.8
Link vari:
Mio set di flickr
Gruppo flickr sul 135L